Lucidatura a gommalacca

 

La gommalacca è una gomma-resina che deriva dalle secrezioni che alcuni insetti depositano sull’albero indiano “Butea frondosa”. Tale sostanza è conosciuta in India sin dal 1000 a.C., mentre in Europa si cominciò ad usare come ingrediente di base di una vernice solo nel XVII secolo.

Nel 1800, la gommalacca, raggiunse il suo massimo perfezionamento: fu inventato un originale e laborioso metodo di applicazione a tampone, che produceva superfici con una brillantezza e caratteristiche tattili completamente diverse da quelle ottenute con lo stesso prodotto applicato a pennello.

La gommalacca, si presenta in sottili scaglie e viene sciolta

in alcool, lasciandola macerare per almeno dodici ore.

Successivamente, viene applicata a mano con un tampone di lana, avvolto in una tela di lino. Il tampone, imbevuto nella gommalacca, con movimento rotatorio del polso, viene passato infinite volte, fino a quando il legno diventa molto brillante e trasparente.

La superficie del legno, trattata con questa vernice, risalta, rispetto alle moderne lucidature industriali, per il notevole splendore e per la trasparenza inconfondibile.